27/03/20 - Il prof. Giuliano Gresi: “Ho contribuito a far diventare capocannoniere il grande Igor Protti”

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27/03/20 - Il prof. Giuliano Gresi: “Ho contribuito a far diventare capocannoniere il grande Igor Protti”

Messaggioda Lo Strillone » 27/03/2020, 15:14

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Tanti gli episodi che ci ha raccontato il prof. Giuliano Gresi, dieci anni in biancorosso. tanti aneddoti sviscerati, uno su tutti sul campione Igor Protti che nella stagione 1995-96’ fu capocannoniere insieme a Beppe Signori con ben 24 gol, soltanto che agli Europei disputanti in Inghilterra, il Commissario Tecnico Arrigo Sacchi, preferì altre punte al centravanti biancorosse che in quella stagione lasciò il Bari che retrocesse. Gresi, il prof. ha toccato temi anche molto importanti dal momento che stiamo attraversando, puntualizzando anche una sua ‘provocazione’ tramite i social e spiegando l’importanza di figure specializzate nel mondo del calcio, dal nutrizionista alla cura della postura effettuata con le figure specializzate a preparatori atletici che possano seguire sin dai primi passi i bimbi nella fase di crescita fino a diventare agonisti ed atleti del domani.

Oltre a chiederti come stai vivendo questa grave situazione dovuta al diffondersi capillare del Covid19: Ti chiedo se vuoi puntualizzare riguardo un tuo stato sul tuo personale profilo social di Fb che era stato anche cancellato, dove dici: ‘Bisogna abolire le Regioni, siamo uno Stato e no 20 regioni’. Illustraci e diamo voce al tuo pensiero.

“Ribadisco che la mia è una provocazione, ma ci tengo a precisare quanto ho scritto. Bisogna abolire le Regioni, esercitiamo ciò che siamo uno Stato e non venti piccoli stati ed ognuno fa ciò che è meglio. Il Fallimento è sotto gli occhi di tutti, ne vale della nostra salute. Solo allora potrete prendervela con il Premier Conte o con chiunque esso sia. Non devono più esserci malati di serie ‘A’ o malati di serie ‘B’ non è un campionato di calcio. Quando dico ‘tutti’ mi rivolgo a tutti quanti e tutte le categorie e classi sociali devono usufruire della Sanità Pubblica. Poi, ovviamente, ognuno con i propri denari, è libero di andare a sottoporsi a cure private, ma lo Stato non deve venir meno.

Sul covid19 che dire? Sta facendo, anzi ha fatto un’ecatombe ed ogni giorno il bollettino dei morti aumenta, negli ultimi due giorni sono diminuiti i contagi, ma dobbiamo restare allerta perché non sappiamo quanto tutto finirà. Di sicuro non bastano dei decreti, a tamponare il tutto, ma dovrebbero iniziare i politici a tagliarsi le pensioni d’oro ed aiutare le piccole medie – imprese, i lavoratori che sono finiti in cassa integrazione e cosi via. Permettimi di ringraziare tutti i medici, infermieri, tutti gli operatori in prima linea, non basta restare a casa ma serve agire in tempi brevi e tenere conto di tutte le situazioni che si stanno creano. Niente sarà più come prima. Forse, dico ‘forse’ sarebbe il caso anche in Italia di adottare il ‘modello-Corea’ però forse non si è ancora pronti, non posso dare io questo tipo di risposte, però anche a Capo della Protezione Civile ed in altri casi, ci vogliono Commissari specifici con competenze assolute nelle materie trattate”.

Cinquanta anni di attività, una vita passata nello sport agonistico ma anche giovanile, Di te dicono ‘E’ colui che ha raddrizzato tanti calciatori’ mentre tu hai sempre detto quelle rare volte che intervieni pubblicamente, perché sei molto riservato: ‘Sono gli altri che mi devono definire e valutare il mio lavoro, io ci metto impegno, serietà e professionalità’. Dicci come la pensi.

“Guarda ho letto un post su Fb di un altro fisioterapista che si vantava a scapito di colleghi. Io sono uno schivo, si, un po’ restio a rilasciare interviste però quando leggo ‘castronerie’ o colleghi che possono essere anche bravissimi ma vantarsi pubblicamente lo trovo non ‘deontologico’ e sono intervenuto rispondendo e dicendo la mia. Io il mio lavoro lo metto a frutto degli altri, sono coloro che se ne usufruiscono a decidere se ne hanno giovato o meno. Ad oggi, non è mai venuto nessuno a chiedermi un rimborso, ma ripeto si inizia un percorso di crescita professionale e va perseguito, ti devi costantemente aggiornare, non puoi rimanere indietro”.

Sei stato per lunghissimo tempo nell’A.S. Bari, raccontaci aneddoti, cosa magari se tornassi indietro non ripeteresti. Ed alcuni dei tuoi tanti ricordi, dato che hai visto tantissimi campioni e tanti ‘miracoli sportivi’ hai fatto. Svelaci, magari anche quanto detto da Giorgio De Trizio che ci disse che rigenerasti Antonio Cassano, prima di far male all’Inter di Lippi e per quale motivo il compianto Phil Masinga, ogni partita si faceva fasciare la caviglia

“Nel Bari sono stato dal 1992 al 2002, ne ho vissute tante. Ho visto da Zambrotta, De Ascentiis, Amoruso, Emiliano Bigica e Lorenzo Amoruso, ‘Jimmy Fontana’, Carmine Gautieri, tantissimi, vi racconterò alcuni episodi rimasti nella storia. Di episodio che magari col senno di poi, avrei evitato, è stato un Bari – Bologna dove fui squalificato per otto giornate, in seguito ad un mio comportamento a detta del referto, ‘ingiurioso’ la Digos di Bari, mi accompagnò fuori dal campo, di sicuro oggi avrei avuto una reazione diversa, ma ebbi un trattamento troppo severo in quanto avevo chiesto semplicemente delle spiegazioni in modo un po’ esagitato. Un’altra volta in un derby con il Lecce, risposi ad un insulto da parte del direttore di gara, ma uscì dal campo solo dopo che l’arbitro mi chiese scusa, diedi la mano e me ne andai. Ero uno che viveva moltissimo la partita e molte volte ho perso ‘le staffe’. Però ero voluto bene da tutti ed io volevo bene ai giocatori. Ringrazio Giorgio De Trizio per aver ricordato tale episodio su Antonio Cassano. Il Bari in quegli anni produceva fior di giocatori, li valorizzava e poi li rivendeva, Antonio non stava bene da un po’ di tempo ed in quella partita tutti gli attaccanti erano infortunati, così che su raccomandazione di mister Fascetti e del presidente Vincenzo Matarrese, mi fu chiesto di fare un ‘miracolo sportivo’ e riuscì Antonio quella sera regalò una serata memorabile insieme ad Enninaya, tutti ad oggi si ricordano ancora più il gol suo che quello di Enninaya. Un altro episodio, però, voglio raccontarvi che in pochi sanno, era la stagione 1995-96’ il Bari retrocedette come quartultima, ma c’era da fare un’ultima impresa perché quella stagione il Bari si tolse diverse soddisfazioni. Igor Protti si fece male la settimana prima, e rischiava di saltare Bari-Juventus, ultima di campionato, il campionissimo mi chiese di provare a ‘raddrizzarlo’ perché ci teneva a vincere la classifica dei marcatori ed a coltivare il sogno azzurro. La domenica Igor scese in campo e fece doppietta a si aggiudicò a pari merito con Beppe Signori la classifica dei bomber con 24 reti, anche se Signori ne fece 12 su rigore. L’unico dispiacere perché so che ci teneva tanto, fu che Sacchi non lo convocò ed uscì subito al girone a scapito della Germania e Repubblica Ceca! Su Masinga, invece, prima della partita con l’Empoli dove poi fu decisivo, gli misi una fascia perché accusava alcuni problemi alla caviglia e feci alcuni massaggi alla schiena, di lì in poi si mise sempre questo tipo di fascia particolare, ma era più un rito che altro!”.

Tre giocatori non ci sono più, Phil Masinga, Franco Mancini e Klas Ingesson, oltre all’ex presidente Vincenzo Matarrese. Dicci, una battuta su ognuno di loro.

“Su Phil Masinga, vi dico che era un angelo di uomo, una volta la figlia, cadde dal balcone e lui si precipitò a vedere cosa fosse accaduto, per fortuna, stava bene e siccome era successo una domenica, lui da professionista quale era scese in campo e diede il meglio. Un ragazzo davvero buono, ho pianto quando ho saputo della sua dipartita. Franco Mancini? Lui aveva la musica nel sangue, era appassionato di vinili e della Jamaica, poi quando scendeva in campo era un punto di riferimento per i suoi compagni, con i piedi poi uno dei migliori di sempre ed un precursore nel suo ruolo. Klas Ingesson, lo svedese, in campo era un leader, fuori era uno molto timido e riservato, molto buono e nei ritiri ci facevamo lunghe chiacchierate su come il calcio stesse per cambiare e diventare più business. Tornando, invece, un attimo al mio passato da fisioterapista del Bari, i giocatori di colore forse per struttura fisica hanno necessitato di più attenzioni e cure, mentre uno tra i più forti fisicamente mai visti, era Gegè Gerson, sentito due sere fa , ora diventato primo allenatore al Lodigiani, con lui a centrocampo il Bari aveva una marcia in più e non si prendeva mai neanche un raffreddore, un guerriero. Sul presidente Vincenzo, che dire, era una brava persona e gli sono grato, ma nell’ultimo periodo era attorniato da persone che non mi piacevamo e lo consigliavano male. Caratterialmente, invece, era molto simile a me, di sicuro ha raccolto meno come risultati dal Bari rispetto a tutto quello che ha speso”.

Abbiamo parlato di quanto importante inserire figure di persone specializzate per il Governo, ma anche rimanendo in tema di calcio, quanto è fondamentale la figura del nutrizionista?

“Dovrebbe essere a mio avviso obbligatoria non solo per la Prima Squadra ma a partire dai più piccolini fino alla Primavera e poi la Prima Squadra. I giocatori devono essere abituati, non ci si improvvisa, il ragazzino va accompagnato gradatamente nel suo percorso di crescita dal nutrirsi in modo sano alla postura, evitare scogliosi e non solo, saper fare dei corretti esercizi fisici con preparatori atletici adeguati ed aggiornati. Ogni età ha le sue difficoltà, oggi ci sono tanti invece che pur di ‘allenare’, dall’attività di base all’agonismo ci vuole professionalità. Ci sono tante Scuole Calcio che già lo fanno. Allora, si in quel caso si vedranno i frutti quando arriveranno a livelli più alti”.

Tra le tue collaborazioni c’è anche quella con l’Happy Casa Brindisi, hai avuto lapossibilità, nel tuo passato, inoltre, di andare in altri club di calcio?

“A Brindisi sono di casa, c’è stata più che altro una consulenza con tale società e c’è un rapporto speciale che mi lega al presidente. In passato, dopo aver lasciato il Bari, mi arrivò un’offerta da 80 milioni all’anno per andare al Genoa Calcio, ringraziai per l’opportunità ma volevo uscire dal mondo del calcio”

Lo scorso anno presso FisioGresi a Triggiano, una bellissima realtà inaugurata da agosto 2018, c’è anche un’altra figura specializzata che lavora con te, tuo figlio, il dott. Gianluca Gresi ed equipe altamente qualificata che lo scorso anno ha avuto modo anche di curare alcuni tesserati della società, rinata dalle ceneri di un fallimento, grazie al presidente Luigi De Laurentiis.

“Siamo presenti a Triggiano dal luglio 2017 in via Sandro Pertini, abbiamo curato non solo calciatori, ma anche altri atleti professionisti e chiunque scelga di affidarsi a noi. E’ ben noto come, per un positivo recupero dopo una malattia o un trauma, sia molto importante affidarsi a professionisti capaci, in possesso di preparazione ed esperienza in materia di fisioterapia. Risolvere le proprie problematiche in tempi brevi è quasi sempre una delle maggiori necessità del paziente, specie se si tratta di calciatori. Vedo lo scorso anno ho curato Mattera, Simone Simeri che aveva un fastidio muscolare, non posso svelare di che entità, la domenica ha stretto i denti, scese in campo, segnò e fu protagonista e non ha avuto più problemi. Tuttavia, in questo campo, il tempo ha un ruolo importante. Occorre diffidare da coloro che promettono guarigioni rapide e miracolose, poiché i miglioramenti si ottengono gradualmente, stpy by ste. Per concretizzare una speranza non servono parole, ma i fatti e poi i risultati. Noi vogliamo migliorare la qualità della vita, non peggiorarla.

Quanto a mio figlio Gianluca, dato che l’hai citato tu, ti posso dire che ha maturato grande esperienza è stato cinque anni a Palermo, era il dott. di Fabrizio Miccoli e con lui ha reso in maniera efficiente e con grande continuità. Dopo che in occasione di un calcio di rigore contro la Samp, si fece male, Miccoli venne operato al ginocchio dal Luminare del dott. Mariani a Roma, e nel giro di due mesi e mezzo, l’ex rosanero tornò a giocare. A FISIOGRESI, oltre a noi c’è un equipe che si mette a disposizione di chi sceglie, ci aggiorniamo costantemente, ci trovate Lì, al momento come tutti siamo chiusi, in attesa di poter tornare a fare il nostro”.

Se i campionati dovessero riprendere, non c’è il pericolo che gli infortuni per i giocatori possano aumentare, visto che dovranno ri-iniziare la preparazione tutto daccapo o ci sarà chi farà un determinato tipo di preparazione, in base alle esigenze dei calendari, che potrebbero essere stravolti dalla Lega?

“Rispondo con una domanda, a cosa servono i ritiri, pre –campionati? Molto semplice, bisognerà iniziare ex novo, chi aumenterà la preparazione in vista di un finale rush, sicuramente potrebbe verificarsi, ma mette al rischio i propri atleti. O i campionati vengono annullati e poi si riprende in estate, oppure bisognerà mettere in preventivo ai giocatori di dare daccapo il tempo di farli assimilare la preparazione. I campionati, già così, sono falsati, ci sono squadre che hanno disputato più partite ed altre più indietro, qualsiasi decisione verrà presa, ci sarà chi farà ricorso e contesterà. Da professionista, dico che urge fare molta attenzione alla salute dei calciatori, vanno tutelati non sono delle macchine, sappiamo che l’azienda calcio è una dei motori principali dell’economia, ma in questa catastrofe, siamo tutti parte lesa, e ci deve insegnare che la salute viene al primo posto”.

Marco Iusco
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Re: 27/03/20 - Il prof. Giuliano Gresi: “Ho contribuito a far diventare capocannoniere il grande Igor Protti”

Messaggioda guerrierobiancorosso » 27/03/2020, 15:20

che chicca questa intervista bravo Marci Iusco!
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