Allarme rosso in casa Bari: la formazione di Giampaolo viene travolta sul campo del Cosenza ed è ora terz’ultima. A nulla serve la rete di Nasti: i rossoblù si impongono con due reti per tempo
Di seguito, le pagelle dei biancorossi:
PISSARDO 5,5 – Sull’uno-due iniziale è incolpevole. Non perfetto il posizionamento della barriera sul gol di Calò, Salva su Tutino e Forte;
PUCINO 5,5 – Una sua punizione risveglia il Bari dal torpore del primo tempo. Difficoltà non gli mancano;
VICARI 4,5 – Pomeriggio non felice, affonda con l’intera squadra nei primi venti minuti. Concede la punizione che sancisce praticamente la fine del match;
DI CESARE 5,5 – L’ultimo ad arrendersi e mollare: crolla nel finale;
RICCI 4 – Leggero sull’1-0, tagliato fuori in occasione del raddoppio. In netta difficoltà. Nella ripresa salva una situazione intricata;
MAITA 4,5 – Impalpabile, nervoso, poco lucido: completamente involuto rispetto a sette giorni fa. ;
BENALI 5 – Prova a fare qualcosa, soprattutto in regia: rimedia un giallo pesante, salterà il Parma;
SIBILLI 5 – Centra un palo e propizia la rete di Nasti. Per il resto, solo tanti nervi e poche cose buone;
ARAMU 4,5 – Il bel suggerimento per Nasti che colpisce il palo ma è l’unico lampo in una giornata colma di ombre;
KALLON 4,5 – Corre tanto, ma pasticcia altrettanto. E quando ha una buona chance, spedisce incredibilmente a lato di testa;
NASTI 5,5 – Ci mette volontà e riesce a griffare dopo oltre tre mesi. A inizio ripresa potrebbe indirizzare il match sui binari congeniali, ma colpisce il palo davanti a Micai;
MORACHIOLI 4,5 – Dovrebbe ravvivare l’attacco, e invece dal suo ingresso il Bari si spegne;
BELLOMO 3 – Pochi minuti per ricevere un rosso decisamente evitabile;
DORVAL 5 – In tempo per sbagliare un passaggio che spiana la strada al Cosenza per il 4-1;
ACAMPORA sv – Si sacrifica molto, ha sul sinistro la palla del sorpasso: incrocia anche piuttosto bene, ma Nicolas ci arriva;
ACHIK sv
GIAMPAOLO 4,5 – Il Bari non prende uno, ma stavolta due gol in pochi minuti e appare in balia dell’avversario, forse anche per ragioni tattiche. La risalita c’è ma si arresta a un certo punto. I cambi non lo premiano affatto;
Labaricalcio