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ilpolpoarricciato ha scritto:Agente immobiliare ucciso presi sicario e mandante
Collega incastrato da Bmw
«Ammazzato perchè bravo»
BARI - Ucciso perchè era bravo. Era solo questione di tempo, come trapelato dalle dichiarazioni degli inquirenti. Poi la svolta, il lungo interrogatorio e le manette nella notte. Due fermi sono stati eseguiti per l'omicidio di Giuseppe Sciannimanico, il 28enne agente immobiliare ucciso a Japigia in un agguato il 26 ottobre. Si tratta del presunto mandante del delitto, un agente immobiliare collega della vittima, Roberto Perilli, 47 anni, e del presunto sicario, Luigi Di Gioia, del rione Japigia, assoldato per uccidere. Gli interrogatori, cominciati in Questura ieri mattina davanti agli agenti della Squadra Mobile e al pm Francesco Bretone, si sono conclusi a notte fonda con i due fermi per omicidio volontario aggravato. Ad incastrare Perilli, sarebbe stata la sua auto, una Bmw nera, ripresa da una telecamera i cui video sono stati passati al setaccio dalla Polizia.
A quanto si è saputo, le indagini sul delitto avrebbero avuto una svolta dopo l’esito dei primi accecamenti tecnici, trovando conferme nelle perquisizioni eseguite su disposizione del pm. Da subito gli inquirenti avevano concentrato l’attenzione sulla pista che portava al mondo del lavoro della vittima. Il movente sarebbe da ricercare in una "gelosia professionale". In questi giorni sono stati sentiti amici, famigliari e colleghi di Sciannimanico alla ricerca di indizi che potessero fornire elementi utili a ricostruire le circostanze in cui è stato commesso l’omicidio. Pare che per depistare gli investigatori, i due asassini abbiano utilizzato una scheda telefonica posticcia, risultata intestata a un'altra persona estranea alla vicenda.
Da quanto si è appreso, alla vittima - per premiare il suo impegno professionale e la sua bravura nelle vendite - la società immobiliare per cui lavorava, Tecnocasa, aveva deciso di affidargli il mandato di vendita al quartiere Japigia, località dove era stato revocato il mandato di a un precedente agente (quello ora in carcere) a causa di alcuni problemi legati alla sua sfera personale-professionale: insomma era una persona non meritevole di un mandato fiduciario. E proprio questo sarebbe stata la molla che avrebbe scatenato la furia omicida: un delitto a quanto pare studiato a tavolino e commissionato dal collega di Sciannianico a un personaggio di Japigia che sarebbe stato l'esecutore materiale.
Quando la posizione di Roberto Perilli, nel corso dell'interrogatorio, si è modificata - da persona informata dei fatti a persona indagata - l'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Beppe Sciannimanico, lunedì 26 ottobre alle 18.30, si era recato in una strada periferica del quartiere Japigia di Bari per un appuntamento di lavoro con un persona che aveva fornito un nome falso. Una volta sul posto è stato colpito con due proiettili alla testa e ad una spalla ed è morto dopo poche ore nel Policlinico di Bari.
La Gazzetta del Mezzogiorno
Yksel ha scritto:Ho visto il suo profilo su fb...che faccia di c***o... fasc pur u fighttin...
Yksel ha scritto:Ho visto il suo profilo su fb...che faccia di c***o... fasc pur u fighttin...
onlybariforever ha scritto:Il mondo del lavoro, comunque, sta subendo derive pericolose. Questa corsa alla produttività, all'efficienza, alla performance esasperata per garantirsi un minimo di sicurezza sta diventando follia, una lotta per la sopravvivenza: ho paura per i nostri figli.
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