Dopo più di una settimana di prepartita tra insulti, promesse e proclami, ad Avellino si gioca il big match della giornata tra il Bari capolista che prova a tenere a distanza le inseguitrici e la squadra di casa che tenta il rilancio in classifica.
In campo dopo soli 30 secondi si capisce che le promesse di battaglia all'ultimo colpo non sono solo parole così Paponi si ritrova immediatamente steso; la situazione non migliora con il passare dei minuti in cui più che il pallone, gli irpini cercano le gambe degli avversari ed accendono delle mini risse ma l'arbitro è attento e non si lascia sfuggire la partita.
Dopo un paio di occasioni per i padroni di casa, alla mezz'ora l'episodio decisivo con il portiere di casa che atterra Mallamo in area con conseguente rigore trasformato ottimamente da Antenucci.
Nella ripresa le due squadre provano a costruire ma le difese chiudono bene, è però sui calci piazzati che la retroguardia biancorossa traballa, fino all'82° quando arriva pareggio firmato Kanoute che ribadisce in rete una palla proveniente da azione di calcio d'angolo. Finale con la girandola di cambi per l'Avellino ma che non fa segnare importanti azioni con l'arbitro che dopo 4 minuti di recupero fischia la fine delle ostilità.
Dispiace perdere due punti pesantissimi ad un passo dalla fine ma c'è da dire che nel secondo tempo il Bari ha preferito tenere i ritmi bassi senza mai dare l'impressione di voler spingere per cercare il raddoppio.
Il pareggio è comunque un ottimo risultato, con gli irpini che rimangono distanti 9 punti ed una trasferta difficilissima in archivio, ora testa al Derby interno contro il Taranto per una partita che non si può sbagliare, i punti sul Palermo di sono ridotti a 5 ma rimangono un ottimo bottino a due gare dal termine del girone di andata.