Bari-Cittadella non ha bisogno di presentazioni, si va dai 51 paganti del 2002 al Playoff giocato in trasferta per il ricorso dei veneti. Nel Cittadella spicca un nome importante sulle spalle di un ragazzino, Cassano da Trani, svezzato nelle giovanili del Bisceglie e prelevato dalla Roma a 14 anni. Nel Bari, ancora incompleto a 48 ore dalla fine del calciomercato, tornano Di Cesare e Maita dopo la squalifica, attacco confermato in blocco e l'ultimo arrivato, Frabotta, in panchina.
Dopo i primi minuti di studio, ci pensa Sibilli al minuto 6, dopo il gol vittoria di Cremona, a servire l'assist per il perfetto colpo di testa di Nasti che spedisce la palla alle spalle di Kastrati. Cittadella che non ci sta, prova ad alzare il baricentro ma il muro barese è solido, tra i biancorossi Morachioli e Sibilli sono molto mobili e non danno punti di riferimento ma al momento di concludere manca il colpo vincente, nonostante Nasti e Morachioli ci provino ma tra gli ospiti c'è la variabile Cassano che crea scompiglio ed alla mezz'ora colpisce il palo.
Nella ripresa il copione non cambia, e con il passare del tempo i veneti si riversano costantemente nella metà campo avversaria, fino ai cambi di Mignani che restituiscono fiato ai Galletti e proprio il neoentrato Edjuma va vicino al gol in un paio di occasioni mostrando di avere ottime doti fisiche e buona tecnica ma al minuto 87 arriva l'episodio chiave, con Di Cesare che si ferma, chiede il cambio ma Mignani li ha esauriti, così il capitano si riversa in avanti facendo di fatto cadere il muro biancorosso che scricchiola subito: un minuto più tardi Brenno salva in angolo ma nulla può sulla testata di Pavan che sugli sviluppi dell'angolo pareggia.
Nei 9 minuti di recupero non succede nulla quindi il Bari vede ancora una volta sfumare la vittoria interna.
Campionato che prosegue nel bene e nel male come il precedente, con successi esterni e pareggi interni, siamo già a 2 segni X su 2 al San Nicola. Domenica si torna in campo e finalmente il mercato sarà chiuso ma a preoccupare è il fatto che manchino ancora almeno 3 o 4 pedine più il secondo portiere dopo la partenza di Frattali. Il tifo organizzato ad inizio gara ha esposto un messaggio eloquente contro le strategie di mercato adottate della società, d'altronde se da una parte lo spirito è lo stesso dello scorso anno, dall'altra mancano i gol di Cheddira, Folorunsho, Benedetti ed Antenucci, questo Bari, finché Di Cesare è integro, sa difendersi ed eventualmente portare a casa l'intera posta proteggendo il golletto della giornata ma in questo modo non si va lontano, Polito è chiamato a compiere un autentico miracolo in questi ultimi due giorni di mercato altrimenti quell'amore dimostrato fino a quel maledetto 11 Giugno scorso, rischia di trasformarsi in "guerra".