
Vorrei fare un'osservazione a mente più o meno fredda.
Sul "non gioco" di Mignani mi sono espresso già da 2 anni. E le cose che sostenevo (e che molti criticavano) ora le leggo "quasi" ovunque.
Cercando d'andare oltre, mentre guardavo (annoiato) la partita nel primo tempo, ho notato che, nell'undici iniziale, c'erano solo 4 calciatori dello scorso anno (Dorval, Maiello, Di Cesare e Vicari).
Andando ancor più nello specifico, TUTTI gli uomini dal centrocampo in avanti, non c'erano lo scorso campionato (escluso Maiello) e ben 4 di questi non c'erano neanche nell'inutile ritiro di Roccaraso.
Cosa voglio dire con questo? Lungi da me difendere Mignani che reputo una brava persona e un buon motivatore e gestore del gruppo, ma non un tecnico dalle grandi 'idee'. Ma credo che per nessun allenatore sia semplice allenare in queste condizioni.
E questo aspetto l'ha sottolineato lo stesso Mignani nella conferenza pre-partita, ma in pochi ne hanno dato il giusto risalto. Lo stesso mister ha dichiarato che il campionato è iniziato quando è terminato il calciomercato e che ormai è quasi "abituato" (direi più rassegnato) ad allenare in queste condizioni.
Quindi, vanno bene le critiche al "non" gioco e al poco coraggio (come detto, lo sostengo dal campionato di C), ma consideriamo anche COME Mignani deve lavorare.
Stesso discorso per i nuovi arrivi, tanto criticati nelle ultime ore. Ci sono state brutte prestazioni ed è un qualcosa di lapalissiano. Prendo il caso di Edjouma, massacrato sin dal primo tempo della gara di oggi: sto ragazzo è arrivato da poco, non conosce il calcio italiano, non conosce il campionato, non comprende la lingua: come si può pretendere che faccia subito bene? I "vecchietti" come me, ricorderanno che anche un certo Michel Platini ebbe difficoltà di questo tipo quando arrivò in Italia. Ma di esempi potrei farne a centinaia...
Quindi, capisco le lamentele e le preoccupazioni. Accetto anche le critiche. Ma, ripeto ancora: NON E' GIUSTO PRENDERSELA CON I CALCIATORI E IL MISTER. Anzi, dico di più: Non è corretto neanche prendersela con Polito che è costretto ad operare in maniera precaria e questo comporta anche un ridotto margine d'errore, specialmente se è COSTRETTO a prendere calciatori dall'estero perchè quelli italiani non puoi permetterseli.
Il vero ed unico problema del Bari si chiama DE LAURENTIIS e la loro gestione sparagnina e non ambiziosa. Chiudendo un pò il cerchio, tornando a quello che dicevo all'inizio, se in campo vedi sette undicesimi di formazione cambiata rispetto allo scorso anno e un reparto avanzato e di centrocampo stravolto, le colpe sono di chi ha voluto e programmato tutto ciò. Con buona pace di tutti.
Forza Bari